greca Centro culturale Il Pilastro

Via Roberto D'Angiò 56, S. Maria Capua Vetere (CE) Telefoni: 0823 844519 | 0823 1701784 | 320 3624327
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DICEMBRE 2022

--- LO SPECCHIO DELLA MEMORIA ---
25 ANNI DI ATTIVITÀ DEL CENTRO IL PILASTRO - 1994 / 2019


Il volume antologico che raccoglie tanti anni di incontri, mostre, eventi del centro sammaritano.
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EVENTI DEL 2019

"UNA FACCIATA A REGOLA D'ARTE"


NOVEMBRE 2019 - Raffiguriamo la nostra storia, in nome della bellezza.

Concorso d'idee e di progettazione per la realizzazione di un'opera artistica volta al recupero di una facciata dell'edificio sede dell'associazione culturale “Il Pilastro” - Il Centro Culturale il Pilastro, è impegnato da venticinque anni nella promozione e divulgazione della memoria storica e della cultura artistica di Santa Maria Capua Vetere e dell'antica Capua. La sede dell'associazione è ubicata in maniera strategica lungo il crocevia di collegamento fra il Mitreo, il Museo Archeologico dell'Antica Capua e l'Anfiteatro Campano. E' volontà dell'associazione di riqualificare l'immobile in cui è ubicata la propria sede. Pertanto, l'associazione culturale in collaborazione con l'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Caserta e la Commissione APSB del medesimo Ordine, promuovono il progetto di cui il bando di concorso d'idee finalizzato alla riqualificazione dal punto di vista estetico e di decoro urbano, tramite l'ideazione di un'opera artistica da realizzare sulla facciata del palazzo sede dell'associazione medesima. Obiettivo del bando è dare spazio alla creatività valorizzando la facciata attraverso un'opera comunicativa della storia del luogo e contribuire altresì a migliorare dal punto di vista estetico e funzionale la piazza prospiciente il palazzo. Tale iniziativa ha la finalità di promuovere e divulgare la cultura della libera espressione artistica al fine di educare il rispetto della proprietà altrui, alla tutela e alla salvaguardia dei beni comuni.



COMUNICATO STAMPA

IL CENTRO CULTURALE IL PILASTRO PER FESTEGGIARE I VENTICINQUE ANNI DI ATTIVITA' HA ORGANIZZATO UNA SERIE DI INCONTRI ED EVENTI CHE SI CONCLUDERANNO IL 21 DICEMBRE DI QUEST'ANNO.

IL PROSSIMO, DEDICATO ALLA POESIA, SI TERRA' IL 27 APRILE PRESSO LA SEDE DEL PILASTRO IN SANTA MARIA CAPUA VETERE ALLA VIA R.D'ANGIO', 56 ED AVRÀ IL SUO FOCUS SU POESIA SONORA, POESIA VISIVA, CANTASTORIE CON BREVI INTERVENTI DI RITA PACILIO, ALFONSO MARINO, MIMMO GRASSO. LE CONCLUSIONI SARANNO AFFIDATE A FLAVIO QUARANTOTTO CHE PROCEDERA' AD UNA PRIMA RIFLESSIONE SULLE "dichiarazionI di poetica" PRODOTTE DAI POETI CHE HANNO PRESENTATO LE LORO OPERE AL PILASTRO.

A QUESTO PUNTO SI E' RITENUTO OPPORTUNO ESTENDERE L'INVITO A TUTTI I POETI RESIDENTI O OPERANTI IN TERRA DI LAVORO A COMPILARE DETTA "dichiarazione di poetica" (lo spirito che li anima, il senso e il valore che per loro, ognuno di loro, ha la Poesia, ecc.) SU FOGLIO FORMATO A5, SCRITTURA CON CARATTERE BODONI, ALTEZZA 12, E FARLA PERVENIRE A QUESTO CENTRO ENTRO IL 27 APRILE O MEGLIO, A CONSEGNARLO DI PERSONA IN QUELLA DATA. LE SCHEDE CHE PERVERRANNO SARANNO OGGETTO DI RIFLESSIONE DA PARTE DI FLAVIO QUARANTOTTO NEL CORSO DI UN INCONTRO CHE SI TERRA' SUCCESSIVAMENTE. ANCHE QUESTE SCHEDE SARANNO RACCOLTE IN UNA PUBBLICAZIONE CHE SARA' PRESENTATA IL 21 DICEMBRE NEL CORSO DELL'EVENTO CONCLUSIVO.

Gennaro Stanislao

Venticinquennale



EVENTI DEL 2018
IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
EVENTI DEL 2017
IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
Sabato 10 giugno 2017 ore 17,00

al MACS, Museo di Arte Contemporanea, presso il Liceo Aristico di S. Maria C. Vetere ISISS "Righi - Nervi"
Mostra

MITHRA SOL INVICTUS

IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta Giovedì 11 maggio 2017 ore 9,30
col Patrocinio del Comune di S. Maria C. V., a cura di Gennaro Stanislao

RITRATTO DI VAN GOGH

CLICCA SULLA LOCANDINA PER INGRANDIRLA
IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta Sabato 29 Aprile 2017 ore 18.00
Presentazione del libro

Itinerari dell'anima. Campania e dintorni

di Giorgio AGNISOLA a cura di Anna SOLARI

nell'occasione sarà inaugurata la mostra delle opere dell'artista Antonella BOTTICELLI dal titolo: Visioni materiche
EVENTI DEL 2016
IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta Domenica 18 Dicembre 2016 ore 11,00
col Patrocinio del Comune di S. Maria C. V., a cura di Gennaro Stanislao

OMAGGIO A CHARDIN

Dipinti realizzati da Vittorio Romano
È prevista la presenza del Console Generale di Francia a Napoli MONSIEUR HENRI VIGNAL
Saluti del Sindaco ANTONIO MIRRA
Interventi di
GIORGIO AGNISOLA - Critico d'Arte    TERESA SCARPA - Storica dell'Arte
La mostra è aperta dal Lunedì al Venerdì: 9,00 - 12,00 - Lunedì e Giovedì: 9,00 - 12,00 - 16,00 - 18,00
Museo Civico Santa Maria Capua Vetere P.zza Angiulli, 1

Chardin
IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta
MOSTRA DI ALESSANDRO CIAMBRONE
Dal 27 Ottobre 2016

Mostra Ciambrone 27 ottobre 2016
cd

IL CENTRO CULTURALE IL PILASTRO
presenta

il cd "Musical Stories"

Con:

Lello PETRARCA piano
Vincenzo FARALDO double bass
Aldo FUCILE drums


SABATO 27 FEBBRAIO 2016 ORE 18.30


Al termine della serata, per chi lo desidera, in pizzeria... alla romana!

Invito

L'AVVERTIMENTO DELL'OLTRE
IN MORANDI, ROTHKO E MANZU'


Edizione Il Pozzo di Giacobbe

di Giorgio AGNISOLA

Incontro con l'Autore

Per indagare insieme l'opera e la vita di tre grandi artisti del novecento


SABATO 16 GENNAIO 2016 ORE 18.30
Via Roberto d'Angiò, 56 S.Maria C.V. cell. 320.3624327
EVENTI DEL 2015
Invito Domenica 13 dicembre 2015 ore 11,00

ANTONIO RAUCCI
Il ragionier Messina
A cura di Luca Palermo

Antonio Raucci: archeologia contemporanea La vostra percezione, per quanto istantanea, consiste dunque in un'incalcolabile moltitudine di elementi ricordati e, a dire il vero, ogni percezione è già memoria. Noi percepiamo, praticamente, soltanto il passato, essendo il puro presente l'inafferrabile progresso del passato che rode il futuro. - Henri Bergson - Narrare una storia senza raccontarla, aprire cassetti di una memoria lontana, cercare un'identità perduta nei meandri del tempo: sono questi i presupposti da cui parte l'intera ricerca estetica di Antonio Raucci, artista insolito, lontano dagli schemi imposti da un sempre più pressante sistema dell'arte contemporanea. Un artista archeologo; un artista che scava in un passato prossimo, in un tempo nel quale una fotografia era qualcosa di raro e si aspettava con ansia e trepidazione la risposta ad una lettera inviata mesi e mesi prima. Chi è la persona ritratta in foto? Qual è la storia sottostante quelle lettere? sono domande la cui risposta non interessa a Raucci. Perché quei pezzi di un puzzle hanno valore anche se il puzzle non viene completato; perché raccontato una storia che può essere la storia di tutti e di nessuno; perché ognuno può identificarsi in quelle figurine ritagliate e decontestualizzate; ognuno può essere il destinatario di quelle lettere difficili da decifrare perché fatte a pezzi dall'artista. Fare a pezzi una storia per renderla la storia: l'identità, il chi siamo e il chi siamo stati, diventa, in tal modo, una memoria comune e, si sa, una memoria comune definisce l'appartenenza. Appartenenza, tuttavia, non ad un preciso popolo, o ad una precisa nazione, ma appartenenza all'intero genere umano, fatto di microcosmi e microstorie quasi mai raccontate. Raucci raccoglie, dunque, tasselli di queste storie, li inserisce in contenitori che, sapientemente, struttura come fossero dei veri e propri cassetti. I famosi cassetti della memoria che quando meno ce lo aspettiamo si aprono portando alla luce immagini, odori e sensazione che credevamo sopite nel nostro animo. C'è dell'ironia nella ricerca di Raucci, ma è un'ironia, ritengo, che cela una profonda nostalgia e una velata malinconia per tempi andati. Se "i cassetti" di Raucci invitano lo spettatore a compiere un viaggio alla ricerca, attraverso ricordi altrui, della sua memoria e della sua identità, i suoi assemblaggi e i suoi oggetti rifunzionalizzati rendono l'artista un ingegnere del tempo perduto: pezzi di ferro, scarti di materiali industriali, segni indelebili del passaggio e dell'intervento dell'uomo nella storia, sono i suoi "colori"; le sue mani e le sue idee si fanno, in tale logica, "pennello" e l'intero mondo è la sua "tela". Partendo da una metodologia artistica che, penso, affondi le sue radici in un'ottima conoscenza del concetto di ready made duchampiano intriso di un substrato surrealista, i lavori di Antonio Raucci spostano l'asse dal "che cosa era?" al "chi è": perché l'oggetto, anche quello più banale, scelto tra tanti dall'artista, assume una sua forza ed una sua identità e, inevitabilmente, finisce con l'essere qualcuno o con il mettere in evidenza caratteristiche, pregi e difetti di una persona e di tante persone. Tutta la sua produzione, dunque, moltiplica a dismisura la soggettività di un ricordo, rendendolo il ricordo di tutti e, allo stesso tempo, la storia di nessuno: ognuno di noi è, citando Pirandello, uno, nessuno e centomila; ogni uomo vive "con lo spirito pieno di mondi, o di sassolini". Luca Palermo

IL CENTRO CULTURALE "IL PILASTRO" presenta il libello
TEATROPOLIS
di Pasquale MAFFEO
Presentazione di Grazia SOTIS
Intervento di Giorgio AGNISOLA
SABATO 31 OTTOBRE 2015 ORE 18.30
Nel corso dell'incontro saranno esposte opere dell'artista Antonietta ASCIONE
Al termine della serata, per chi lo desidera, in pizzeria... alla romana!
Via Roberto d'Angiò, 56 S.Maria C.V. cell. 320.3624327

off limits

Domenica 25 ottobre 2015

OFF LIMITS

ore 10:30

VISUALIZZA L'INVITO

presentazione del libro di Storelli

Sabato 10 ottobre 2015

ALCHEMY

ore 18:30


agretti

Sabato 19 maggio 2015

EMPORIUM di Lello Agretti

ore 18.00

EVENTI DEL 2014

mitosis


Il Centro Culturale Il Pilastro in collaborazione con
Archeoclub di S. Maria C.V. e Centro Studi Alberto Martucci presenta:

Raffaele, Bartolomeo, Mario e Serena AMENDOLA, tre generazioni di artisti a confronto

MOSTRA DI PITTURE E SCULTURE

Presentazione di Antonio Salerno
Con l'occasione, in coincidenza con il sesto anniversario della morte
dell'Avv. Alfonso MARTUCCI
sarà consegnato alla famiglia un bassorilievo realizzato da Mario Amendola,
riproducente il busto del compianto Maestro di diritto.

DOMENICA 26 OTTOBRE 2014 ore 11:00

versi

18 ottobre 2014

L'ambizione dei versi

ore 18.00



Galleria fotografica dell'evento e articolo di Lidia Luberto sulla nostra pagina Facebook


solari

4 ottobre 2014

Mostra personale di Maria Rosaria Solari

sabato 4 ottobre 2014
ore 18.00



Martinelli

24 maggio 2014

Mostra personale di Giovanna Martinelli

sabato 24 maggio ore 18.00




23 marzo 2014

cordova


1 febbraio 2014

giallo


16 febbraio 2014

ventennale
Elenco artisti nati dal 1960 al 1980
1 GENNARO CAIAZZA
2 ARTURO CASANOVA
3 MICHELE D'ALTERIO
4 GIOVANNA D'AMICO
5 ANTONIO D'AMORE
6 CARLO DE LUCIA
7 NICOLA DI CAPRIO
8 MIMMO DI DIO
9 DAMIANO ERRICO
10 LUIGI ESPOSITO
11 ANGELO FARINA
12 VINCENZO IODICE
13 ARCANGELO IOVINE
14 AGNIESZKA KIERSZTAN
15 SIMONE LINO
16 LUCA LUBELLO
17 PIETRO MAIETTA
18 ANGELO MAISTO
19 IRENE MALTEMPO
20 DOMENICO NAPOLITANO
21 ROBERTO PAGANO
22 ROBERTO PAGLIARO
23 ANNA POZZUOLI
24 GIUSEPPE VACCARO
25 MIMMO VASTANO



19 gennaio 2014

ventennale


Elenco artisti nati dal 1946 al 1960
1 ELVIO ACCARDO
2 SALVATORE ACCONCIA
3 RAFFAELE BOVA
4 WLADIMIRO CARDONE
5 ALESSANDRO DEL GAUDIO
6 GIUSEPPE DELLA VENTURA
7 GERARDO DEL PRETE
8 ANTONIO DI GRAZIA
9 GIUSEPPE DI GUIDA
10 MIMMO DI LAORA
11 ENZO ELEFANTE
12 UMBERTO FABBROCILE
13 PEPPE FERRARO
14 SERGIO GIOIELLI
15 ANNA GIORDANO
16 PASQUALE LATINO
17 MARIO MADDALONI
18 MAFONSO
19 BATTISTA MARELLO
20 ALFONSO MARINO
21 LIVIO MARINO ATELLANO
22 ANDREA MARTONE
23 EMILIO MORELLI
24 NICOLA PASCARELLA
25 MIMMO PETRELLA
26 GIANNI PONTILLO
27 MARIA ROSARIA SOLARI
28 ANTONELLO TAGLIAFIERRO
29 GIOVANNI TARIELLO
30 GENNARO TELARO
31 ENZO TOSCANO
32 PAOLO VENTRIGLIA

EVENTI DEL 2013

ventennale

Elenco artisti nati dal 1935 al 1945
1 ARIZZI ROBERTO
2 BEATO ADOLFO
3 BRUNO AGATO
4 CORVINO MARIA TERESA
5 DE CORE ANTONIO
6 DEL GIUDICE ATTILIO
7 DEL VECCHIO CRESCENZO
8 DE MASI BENITO
9 DE ROSA GIUSEPPE
10 DE TORA GIANNI
11 DONZELLI BRUNO
12 FARAONE ORAZIO
13 FLAMMIA EZIO
14 HAEBEL
15 MARINO GABRIELE
16 MULLER GERMAINE
17 MORIELLO VITTORIO
18 PANARO ROSA
19 PROVASI GAETANO
20 RIVERSO VITTORIO
21 ROSSETTI MARIO
22 SQUEGLIA BEATRICE
23 SPARACO ANDREA


ventennale

Il Centro Culturale Il Pilastro in occasione del ventennale dalla sua costituzione, che può essere considerato - senza ombra di dubbio - un traguardo prestigioso per una associazione senza ombrelli protettivi e coperture di alcun genere, ha organizzato una serie di manifestazioni tendenti a fare il punto sullo stato della cultura in Terra di Lavoro, storicizzando la realtà nel campo delle arti visive, della poesia, della musica, del teatro e della danza.
L'idea di base à quella di far emergere tutte le realtà esistenti o esistite nel periodo 1930 - 2000 attraverso una puntuale ricognizione da far confluire, per ciascun decennio, in una mostra collettiva per pittori e scultori ed in una presentazione per gli altri ambiti artistici.
Per gli artisti nati fino al 1934 sarà organizzata una mostra che si terrà nella sala espositiva del Pilastro, Via Roberto D'Angiò, 56 Santa Mara Capua Vetere) domenica 15 settembre 2013 con inaugurazione alle ore 11.00.

L'elenco degli artisti relativi a tale periodo (nati fino al 1934), le cui opere si intende esporre, è il seguente:
AVIZZANO GIOVANNI
CAFOLLA GAETANO
CARPINE MARIO
CARPINE VINCENZO
CASADEI DOLORES
CAVALLO ALDOCECIO
CENCI ELIO
CIRILLO ELIO
COZZOLINO
D'ANNA RAFFAELE
DE CORE FRANCESCO
FEROCE RINO
GALEONE VINCENZO
GIONTI
GUIDA PIETRO
IODICE FORTUNATO
IZZO GENNARO
LIGUORI ERMETE
MAROTTA ANTONIO
MIRRA
MINCIONE PASQUALE
ORANGE DE ROSA PASQUALE
PANARELLA LUIGI
PORFIDIA ANTONIO
RAGOZZINO GIUSEPPE
REMINO PASQUALE
RUSSO ANIELLO
SANNINO
SANTOLI UGO
SERAO ERNESTO
SICUREZZA ANTONIO
VALDELLI GIOVANNI
UCCELLA RAFFAELE

patrocinio ProvinciaSi invitano tutti coloro che hanno avuto contatto con tali artisti (parenti, amici, collezionisti, critici, artisti, ecc.) a fornire al Centro culturale il Pilastro ogni forma di collaborazione (articoli di stampa, testi critici, foto, cataloghi, opere, ecc.) per ottenere il miglior risultato nell'organizzazione dell'evento, collegandosi alla pagina facebook, ovvero ad uno dei seguenti recapiti telefonici 0823.1701784 / 0823.844519 / 3203624327 ovvero al sito del Pilastro, ovvero alla mail: centrocultpilastro@virgilio.
Analoga richiesta viene avanzata per poeti, scrittori, musicisti, autori, cantanti, attori, ecc riferiti, per il momento, ai nati fino al 1934.
Successivamente si provvederà per gli artisti nati successivamente e per febbraio 2014 sarà organizzata la mostra delle opere di tutti in uno spazio di grande rilievo istituzionale. Si ringrazia sin d'ora della collaborazione.

<- Qui a sinistra il Patrocinio della Provincia. Cliccare per ingrandire



DOMENICA 21 Aprile 2013 ORE 11

IL CENTRO CULTURALE IL PILASTRO in collaborazione con il MUSEO ABIERTO PARA EL MUNDO di Caracas
presenta
VENEZUELA, TIERRA DE GRACIA
Mostra collettiva degli artisti:
PIRELA Lidoska: I frutti della Madre Terra
BASTARDO Roger: Cacicchi ed eroi indigeni
GUTIERREZ Elizette: Venezuela, terra di grazia
CAMPOS Orlando: La bellezza indigena

Presentazione di Gennaro Stanislao. Interverrà il Console della Republica Bolivariana in Napoli Bernardo Borges



Al Centro Culturale Il Pilastro - Giovedì 24 gennaio 2013 ore 18,00: 3 MADRI - Incontro con la poesia

3 madri

EVENTI DEL 2012


Al Centro Culturale Il Pilastro - 14 dicembre 2012: Il Poeta nudo
Il Poeta Nudo

Quando la mente è quieta, ed i nostri sensi vigili, possiamo percepire con una pienezza a noi ignota la profondità di un gusto perfetto e gradevole, l'ampiezza di una immagine, l'ebbrezza di un intenso profumo, la rotondità della carezza di un oggetto, la forza prorompente o la sublime armonia di un suono... proprio da là, da quello spazio di presenza consapevole, può nascere il sesto senso, l'intuizione che non soggiace ad alcuna forma-pensiero, il lampo artistico che fa di una creazione umana un'opera d'arte. E la poesia trova in questo luogo altro, misterioso ed apparentemente oscuro, la sua migliore opportunità di espressione scandita ed amplificata dai ritratti fotografici di Enzo Patria, ideatore dell'evento.
Nella fotografia il poeta è nudo, poichè la sua Poesia prende tutto lo spazio che le spetta, in una dimensione dove non vi sono più forme, maschere ingombranti o dissonanti, orpelli superflui, ma dove rifulge solo l'Essenza, che brilla di luce propria, della sua bellezza, che non ha bisogno d'altro.
Nella performance / installazione saranno presenti dodici poeti, ciascuno con una propria poesia, per rendere partecipi coloro che avranno la curiosità di intervenire in questo "percorso" affascinante e denso di suggestioni.
Performance: Salvatore Iermano Testi: Lucia Ferillo Fotografia: Enzo Patria Musiche: Patrizio Ranieri Ciu Organizzazione: Gennaro Stanislao Collaborazione di: Ristorante Ninfeo, GeoArte, Azienda Agricola Vestini Campagnano



Il Melodramma del Baccalà

"E poi venne il diluvio. Iniziò con una pioggerella innocua che a molti parve anche benefica. I giornali scrissero che in quell'anno la Lotteria avrebbe portato "una pioggia di premi", e la cosa fece sorridere."

Caustico, irriverente, godibilissimo, il libro offre l'occasione impagabile di rivisitare miti, tic, vizi, contraddizioni, piccole e grandi manie, miserie, vanità del nostro tempo... che fu.
Armando Saveriano - Salvatore Iermano

Giovanni Ruggiero, giornalista, inviato speciale del quotidiano "Avvenire", rivela i suoi talenti fotografici e letterari, grazie ad uno spirito vigile e poliedrico che ne attesta l'unicità.



Quartetto Poker IL SEGNO ALATO
E GLI ABISSI SONORI

Partiture pittografiche, opere visive, fotografie,
opere plastiche di LUIGI ESPOSITO

Giovedì, 12 aprile 2012 alle ore 19,00

Presentata da Gennaro Stanislao, curata da Enzo Battarra

< a lato: "Quartetto poker"

per l'occasione verrà presentato il libro Detti Aurei, tredici gesti in un solo atto per attore e pianoforte, con suoni elettronici e video art (su tredici aforismi di Alberto Casiraghy) di Luigi Esposito (ed. Lavieri) Interverranno: Enzo Battarra e Paolo Graziano

La mostra, dal titolo IL SEGNO ALATO E GLI ABISSI SONORI, presentata da Gennaro Stanislao e curata dal noto critico d'arte Enzo Battarra al Centro Culturale Il Pilastro di Santa Maria Capua Vetere, vuole descrivere la cifra espressiva della pittografia musicale e dell'opera visiva di Luigi Esposito. Attraverso le sue partiture pittografiche, opere visive, fotografie, opere plastiche, installazioni sonore e video-art , legate a temi e simboli come la percezione, il segno grafico, ricco di fascino e sintomatico mistero, l'estemporaneità del gesto, l'improvvisazione, e ad altri lavori che richiamano simbologie estetiche classiche, è possibile assistere ad un percorso underground dell'artista (di circa un ventennio), con opere dagli anni Novanta a tutt'oggi, realizzate su carta, tela, carta fotografica, supporti eterogenei, nonchè piccole sculture, installazioni sonore e videoart; e raggruppate, all'interno della mostra, secondo gli aspetti stilistici e filologici. Si potranno vedere, quindi, opere musicali che non sempre necessitano di una esecuzione strumentale o di un trasferimento sonoro: è sufficiente guardarle per ascoltarle. In definitiva si può affermare che nella pittografia musicale di Luigi Esposito vive un segno che identifica un suono ma suggerisce anche azioni gestuali e teatralità, che può essere assolutamente indipendente, che coinvolge, oltre all'udito, l'azione corporea, l'occhio, e la percezione, soprattutto.
Prima dell'inaugurazione della mostra verrà presentato il libro DETTI AUREI, Tredici gesti in un solo atto, per attore e pianoforte, con suoni elettronici e video art, di Luigi Esposito; un'opera pittografica che traccia un percorso introspettivo nel complesso e stravagante mondo degli aforismi di Alberto Casiraghy. Composta in una folata di tempo, nell'estate del 2008, e pubblicata dalla casa editrice Lavieri (in tiratura limitata di 400 copie, contenente una stampa a rilievo autografa; e una nota di Ennio Cavalli), essa ha tutte le caratteristiche del teatro strumentale dove gli esecutori coprono ruoli di performer, con momenti di happening e fuori scena. Tutto il lavoro pittografico di Luigi Esposito nasce dall'esigenza di unificare più forme espressive (musica, pittura, video, teatro) in una forma di rappresentazione, dove l'agire e lo svolgersi di un'azione non è semplicemente raccontato, ma offerto in una più vasta possibilità di comprensione, in una teatralità multimediale.

Geminae - testo di Enzo Battarra

Artista eclettico e complesso, Luigi Esposito è un indomito sperimentatore di linguaggi. La sua è una vera arte totale, tutti i sensi possono essere investiti, al punto tale che lo spettatore diviene parte integrante dell'opera. La fruizione è essenza della struttura progettuale, la percezione viene guidata ma mai imposta.
Nei suoi lavori è possibile vedere la musica e sentire la pittura, in una sinestesia coinvolgente. Le sue non sono opere tendenzialmente aperte, anzi hanno strutture di grande razionalità e compiutezza, ma lasciano ampi spazi all'interazione mentale.
Esposito lavora sopra le righe del pentagramma, dentro e fuori lo spartito musicale, che pittoricamente viene contaminato, amplificato, celebrato.
Il ritmo è nella natura delle cose, in pittura come in musica. E se il segno si fa alato, prende il volo, allora la musica scopre i suoi abissi, in una sorta di equilibrio sensibile, un equilibrio precario dove ogni interferenza è un arricchimento, un riscatto.
Nascono così le sue partiture pittografiche, che insieme con altre opere visive, fotografiche e plastiche costituiscono un corpus immaginifico, un viaggio dentro e fuori la macchina umana. Costante è il rapporto con la corporeità, con la fisicità, nel suono come nel segno. Questa tensione del corpo è evidente nelle opere su superficie, nella gestualità che le connota, ma è la stessa gestualità che è necessaria in un'esecuzione musicale, in una performance teatrale, in un video. E Luigi Esposito ama sempre più spesso sconfinare nei territori della multimedialità.
Artista totalizzante, quindi, ma anche e soprattutto figura di intellettuale capace di rinnovarsi alla luce dei tempi, portato a essere nella contemporaneità un demiurgo, un artefice magico e un facilitatore di processi della conoscenza.
Esposito diviene quindi il ricercatore di una fonte comune dell'arte, di una radice piantata nel profondo della dimensione umana, dove il sogno alato di Icaro equivale a una consapevole descensio ad inferos, dove pittura e musica nascono gemelle. Geminae!

Cliccare sulle miniature per gli ingrandimenti.

Opera di Luigi Esposito Opera di Luigi Esposito Opera di Luigi Esposito Opera di Luigi Esposito Opera di Luigi Esposito

Compositore, performer, artista visivo In seguito agli studi accademici (Laurea con lode in Composizione con mezzi elettroacustici; Diploma in Musica Corale e Direzione di Coro; Diploma in Musica Elettronica al Conservatorio Santa Cecilia di Roma), è entrato in contatto con le maggiori personalità artistiche del panorama internazionale, soprattutto con Sylvano Bussotti - di cui è stato allievo e poi collaboratore - condividendone la poetica. Inizia così l'interesse alla letteratura, all'arte visiva, ai linguaggi multimediali e pittografici connessi ad una radicale teatralità.
Dal 1994 ha prodotto disegni, dipinti, grafici, opere plastiche e video art che sono frutto di una nuova codifica del pensiero musicale. La sua produzione spazia da lavori per la scena (Centauro Tilbury - della vita elegante - per baritono/attore, flauti, violino, clarinetti, pianoforte e nastro magnetico; Guernica y Luno, azione scenica per attore, mezzosoprano, baritono, ensemble ed elettronica); a composizioni per grandi organici (Campi di forza, per pianoforte e orchestra; Frammenti per Kandinskij, per orchestra; Riflessi, per percussioni e orchestra); a pezzi di musica da camera (Frantumazioni, per flauto, clavicembalo e archi; Anelli, per flauto, violino e pianoforte; Aurora verd'azzurra, per baritono, clarinetti, flauto in sol, oboe, violoncello, fagotto e tastiere); a monografie strumentali (Oργn, trentadue sentieri dell'animo, per pianoforte e azione gestuale; Le chateau de l'espàrance, duo speculare per baritono solo; VeniceFenix, itinerante in gondola per pianoforte; Chirone, trio virtuale per clarinetto basso; La stanza di Aleppo, ombra visiva per violino solo; Wanted, per chitarre, gesto sonoro, voce ed elettronica, con video art); a brani di musica elettronica (Dada, per flauto e nastro magnetico; Verso il nostro non finito, per voce recitante e nastro magnetico; Vox Veritas, per cinque voci ed elettronica; Simulacri, dialogo virtuale per voci ed elettronica; Not Sound-Not Word, per voce ed elettronica; Tiepido Tiepolo, per suoni elettronici, su supporto digitale; Campi di Forza per pianoforte ed elettronica; Trilogia delle passioni); fino alla creazione di partiture pittografiche destinate all'azione performativa/sorprendente del "divino esecutore" (What is the real one?; Gioco in ombra della maschera marchesa; Rock star; Canta l'onde del siculo stretto; Le ciel de lit de Justine est oè?; Tetralogia della Narrazione del Suono; Detti Aurei).
Luigi Esposito Sue opere sono state eseguite in prima mondiale in importanti festival nazionali ed internazionali. Ha pubblicato lavori di analisi per il Teatro dell'Opera di Roma, Spirali/vel, Transeuropa; e opere musicali per le case editrici Bèrben; PulcinoElefante; Santabarbara; Dante & Descartes; Pagano; Spring; Lavieri. Ha inoltre pubblicato con Sylvano Bussotti e con i poeti e scrittori Ennio Cavalli, Alberto Casiraghy e Alda Merini. Le sue opere visive, spesso oggetto d'interesse di collezionisti, sono state esposte in molti luoghi prestigiosi. Mentre nel 2009 pubblica con la casa editrice Lavieri, i "Detti Aurei", un'opera multimediale, per Attore, pianoforte, suoni elettronici e video art, su testo di Alberto Casiraghy.
Nella sua attività di musicologo ha partecipato a festival, concerti, presentazioni, ed ha tenuto conferenze, seminari e workshop, sulla scrittura pittografica e sulla computer-music e sui generi legati alla ricerca e alla sperimentazione, in università, associazioni artistiche e musicali, centri di ricerca: Numerose riviste ospitano sue opere visive, lavori di analisi e saggi musicologici. è redattore della rivista europea di arte e letteratura SUD (dal 2006 a tutt'oggi). Collabora attivamente con la rivista di ricerca musicale Suono Sonda (dal 2006 a tutt'oggi). Dal 1999 il suo nome figura nell'Enciclopedia Italiana dei Compositori Contemporanei edita da Pagano (NA). Sovente alterna la sua attività di compositore a quella di pianista, direttore e performer electronics live, nonchè di organizzatore e ideatore di rassegne artistiche e musicali. Nel giugno del 2009 è stato Composer in residence al Forum fùr neue Musik (Oberstdorf - Germania).
Ormai, già da diversi anni la sua variegata produzione artistica (composizioni musicali, opere visive, opere plastiche, video art, installazioni sonore, musica elettronica, saggi musicali, lavori di analisi) trova spazio anche nei Musei e nelle Gallerie d'arte, dove gli sono state dedicate personali e collettive unite a performance e prime assolute: Mimmoscognamiglio Arte Contemporanea di Napoli, Museo Campano di Capua, Centro AREA di Palermo, Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere, Museo Archeologico di Santa Maria Capua Vetere, Museo Civico Casa Cavassa di Salluzzo, Real Sito Belvedere di San Leucio, Dissonanzen di Napoli, Synapser#4 di Bologna, Museo di Arte Contemporanea del Sannio, Teatro Studio di Firenze, Reggia di Caserta, Empiria di Roma, Musik Schùle di Oberstdorf (Germania), Oji Hall di Tokyo, Castello di Ventotene, Museo Civico di Santa Maria Capua Vetere, Museo di Arte Contemporanea di Caserta, , dove sono in permanenza alcune sue opere. Nel 2004 la sua opera Oun (un ciclo gigantesco di trentacinque brani per pianoforte), è stata incisa in CD dal pianista e compositore Hidehiko Hinohara; edita da Santabarbara.
Nel 2011 ha composto le musiche per il film Dissent di Helmut Dosantos e per il documentario You Are Where You Live di Vincenzo Mistretta. Nel gennaio 2012, al Teatro Cimarosa di Aversa, ha ricevuto il prestigioso "Premio Internazionale Domenico Cimarosa" per la sua opera "Frantumazioni" per flauto archi e cembalo, scritta come opera di denuncia dopo il crollo del tetto della casa natale di Domenico Cimarosa. Attualmente è in corso la realizzazione di un film d'arte sulla sua opera pianistica Orghè (incisa in CD nel 2004 dal pianista e compositore Hidehiko Hinohara ed edita da Santabarbara), con la Regia di Vincenzo Mistretta, dove nel ruolo di attori sono coinvolti, artisti, musicisti, scrittori, poeti, compositori, registi e performer di fama mondiale.

Riferimenti e indirizzi email: lues@libero.it Sito web Cemat

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MujerLA MUJER VENEZOLANA
Liliana Benitez | Orlando Campos | Vidalia Gonzàlez
Miguel MarSàn | Edgar Vegas

Inaugurazione 18 marzo 2012 ore 11, fino al 31 marzo
Liliana Benitez con i suoi lavori di oreficeria esprime una donna sensuale, erotica. Si ispira ad artisti catalani come Dalì e Gaudì ma anche all'oreficeria precolombiana.
Orlando Campos è scultore, curatore, critico, insegnante. La sua opera è presente in musei d'arte del proprio Paese e all'estero (compresa l'Italia) oltre che in numerose collezioni private.
Vidalia Gonzàles è un'artista popolare, le cui opere sono piene di colore. Ha ricevuto numerosi premi e partecipato a tantissime esposizioni, anche in Italia
Miguel MarSàn con la sua donna pop esprime con la sua opera critica sociale e ironia. Espone dal 2007 ed ha al suo attivo numerose mostre nel suo Paese ma anche negli USA ed in Italia.
Edgar Vegas esprime sentimenti come la felicità o il dolore attraverso rappresentazioni che legano strettamente le figure al loro paesaggio.
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Vittorio RomanoVITTORIO ROMANO
COSMO E NATURA

Allestimento di Gennaro Stanislao | Testo critico di Giorgio Agnisola
Domenica 29 Gennaio 2012 (inaugurazione alle ore 11,00) | Fino al 14 febbraio 2012

Un metamorfismo analitico e visionario è il segno fondante dell'arte di Vittorio Romano. Che seppure appaia rimandare alla sua formazione di architetto nel suo registro sostanzialmente segnico e grafico (che pure assume negli ultimi anni connotati via via più pittorici), in realtà si nutre di ispirazioni poetico-fantastiche aperte ad una interpretazione esistenziale della vita. è qui che si riconosce la densità del suo viaggio espressivo, la sua apertura all'invisibile. Romano di fatto trasla le proprie emozioni in un universo immaginario restando rigorosamente segnico, affidandosi alla sua abilità, alla sua pazienza analitica, alla cura estrema del dettaglio. Interpreta il suo mondo con intensità, ma lo fa con discrezione, con misura, quasi mascherando sentimenti e idee, che affida ad una pagina visiva con un taglio il cui dato tecnico sembra a primo sguardo essere preponderante.
In realtà, per capire l'arte di Romano occorre entrare dentro l'opera, analizzarla attentamente nei suoi assetti compositivi, per cogliere poi quel tessuto metaforico di cui si accennava e dunque il suo orizzonte intuitivo.
Nelle prime prove, quelle degli anni Settanta, progetto e immaginazione coesistono: le opere riguardano prospettive avveniristiche, in senso reale e metaforico, in cui si leggono in eguale misura la macchina e la natura. Quasi sempre sono concepite con un nucleo originario, attorno al quale l'opera viene per così dire elaborata per successive intuizioni, come in Esplosione di un uccello, dei primi anni Settanta, uno dei primi lavori di Romano, in cui il volatile viene letto con una dinamica visiva sostanzialmente concettuale. Così in altre opere degli stessi anni, seppure con un registro più compatto, come Paguro e il suo habitat (1975) e Ovoide e struttura tecnologica (1976).

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Opera di Vittorio Romano Opera di Vittorio Romano Opera di Vittorio Romano

Con gli anni Ottanta l'immagine diventa più antropomorfa. Nelle strutture ancora segnate da un assetto costruttivo, architetture fortemente prospettizzate che paiono rimandare a geometrie spaziali, a costruzioni di un mondo futuro, si innestano in maniera sciolta, leggera, suggestivi profili di piante e fiori. Alla forma concettualizzata e rigorosa se ne associa una più libera, mobile e indefinita, come in Cubo e radice (1984) e Sfera in evoluzione (1984). Sono di questo stesso periodo le prime forme curve non più legate ad una pura circolarità segnica, ma aperte ad un gioco vidivo sensuale e dinamico, antropomorfo, come in Radice e superficie aperta (1987). Nel solco della ricerca intrapresa nel decennio precedente si aprono gli anni Novanta. Il contesto naturalistico prende corpo, con un assetto più evocativo in termini poetici. Sebbene il contesto dell'opera resti fantastico, sovente compare un orizzonte scenico, come un paesaggio, una cortina di arbusti, un canneto. Che tuttavia si lega progressivamente ad una forma avvolgente, che rimanda metaforicamente ad un principio di vita. I titoli delle opere di questi anni, come Acqua e piante oblique (1992) e Struttura d'origine (1992) danno riscontro altresì di una sorta di ricerca del mistero originario e fecondante la vita. è appunto questo aspetto che nelle ultime opere, quelle dei primi anni Duemila, prende corpo, si rassoda, anche con una intrinseca tensione ecologista. Si legge nei titoli dei suoi lavori un risentimento delle attuali condizioni del nostro pianeta minacciato dai danni dell'ambiente. Lo testimoniano alcune opere come Natura in bilico (2002) e Foglie e pianeta (2002). Il segno frattanto, recuperando una fine tessitura pittorica, soprattutto nelle seppie, si è ulteriormente affinato, assumendo quasi interamente la forma di motivi vegetali, mentre lo sfondo è nuovamente ampio, dilatato, quasi aurorale.
Sono i lavori della recente stagione in cui Romano si muove con una pronuncia in equilibrio tra spinta poetica e assetto meditativo. la stessa tensione ecologista si legge come avvertimento interno più che esterno, come paura dell'anima. è tuttavia il segno poetico in definitiva a prevalere, un segno legato alle inflessioni del tratto, alla dolcezza delle linee, alla misura soffice dei contorni, in cui l'artista tradisce la sua introversa e sensibilissima natura e altresì la sua ampia, sedimentata cultura.
Giorgio Agnisola


Vittorio Romano è nato a Napoli il 14 novembre 1943 e risiede a Santa Maria Capua vetere in Corso Aldo Moro 243. Diplomato all'Istituto St. d'Arte di Napoli "F. Palizzi" nel 1960, consegue la maturità artistica presso il Liceo Artistico della stessa città nel 1961; si laurea in Architettura nel 1971 alla Università Federico II di Napoli. è stato ordinario di disegno e storia dell'arte nelle scuole secondarie superiori fino al 2002.
Le mostre giovanili risalgono agli anni Sessanta. Nel 1972 inizia la ricerca artistica nel settore della grafica. Nel 1976 realizza la sua prima mostra personale presso la galleria "San Carlo" di Napoli; successivamente espone in tre mostre personali alla galleria "Acomearte" di Napoli, nel 1984, 1987 e 1992.
Nel frattempo continua a partecipare a numerse mostre collettive in spazi pubblici e privati. Nel 1994 realizza una mostra antologica nella biblioteca monumentale seicentesca dell'Istituto Magistrale Statale "E. P. Fonseca". Nel 1997, ancora presso lo stesso Istituto, realizza una nuova personale nell'ambito della manifestazione "Napoli Monumenti Porte Aperte". Nel 2002 a Napoli espone nel caffè letterario "Il Re Nudo". L'ultima personale è stata allestita nel 2007 presso il Centro culturale "Il Pilastro" di Santa Maria Capua Vetere. Sue opere figurano in collezioni private e pubbliche (Pres. Reg. Campania).
Contatti: vittorioromano43@libero.it| Web: http://xoomer.virgilio.it/architetturasacra | Cell. 333 7680268


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